Nuovo Regolamento UE: Regime "de minimis"

L'Unione Europea ha pubblicato il nuovo REGOLAMENTO (UE) 2023/2831, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis».

Queste le principali novità previste dal nuovo Regolamento.

  • il massimale degli aiuti concessi da uno Stato membro a un’impresa cresce a 300.000 euro (fino al 2023 era a 200.000 euro) nei tre anni;
  • il periodo su cui calcolare il massimale (3 anni) è mobile;
  • viene introdotto l’obbligo per gli Stati membri di adottare, entro il 1° gennaio 2026, il registro centrale che conterrà tutti gli aiuti in De Minimis.

Il Regolamento sarà in vigore dal 1 Gennaio 2024.

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Referente Dott. Alessandro Alice

Tel. 0118970064

Mail formazione@gruppocs.com


Guida INAIL per l'utilizzo dei Carrelli Elevatori

Gentile Cliente,
La Divisione Sicurezza sul Lavoro di Gruppo CS, segnala che L’INAIL ha pubblicato nelle scorse settimane una sintetica (6 Pag.), ma molto efficace, guida connessa all’utilizzo dei Carrelli, denominata “Utilizzo dei carrelli elevatori: dinamiche infortunistiche, fattori di rischio e misure preventive”

Se lo ritiene utile, può liberamente distribuire tale opuscolo, al vs. Personale che utilizza il carrello elevatore, quale “Materiale Informativo” (Adempimento previsto dall’art. 36 del D.Lgs. 81/08), apponendo altresì il documento nella vs. Bacheca Aziendale.

 

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Divisione Sicurezza

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Quanto è Circolare la tua Organizzazione? - UNI/TS 11820:2022: MISURAZIONE DELLA CIRCOLARITÀ

UNI/TS 11820:2022: MISURAZIONE DELLA CIRCOLARITÀ NOVITÀ, PRINCIPI, METODI, MISURAZIONE E CASI PRATICI DI APPLICAZIONE

“Quanto è Circolare la tua Organizzazione? Ora con la UNI/TS 11820:2022 lo puoi misurare!

Partecipa al corso UNITRAIN il 12 Luglio 2023 dalle ore 9.00 alle 17.30 sulla piattaforma Zoom per approfondire il tema.

Il corso espone e approfondisce i contenuti della UNI/TS 11820:2022 che specifica un metodo per la misurazione dell’economia circolare di un’organizzazione. Partendo dal contesto normativo di riferimento, si approfondiranno i concetti chiave sui quali si basa la specifica tecnica (come i principi di economia circolare sui quali si basa il set di indicatori e i criteri di misurazione e valutazione della circolarità) e il set di indicatori predisposto per il calcolo del livello di circolarità di un’organizzazione. Nella parte finale del corso, saranno esposti alcuni esempi pratici di applicazione del metodo.

Per maggiori informazioni sul corso visualizza la locandina ufficiale: CLICCA QUI


Vent’anni di qualità. Gruppo CS taglia un altro traguardo!

 

Si è tenuto mercoledì 10/05/2023 il ventesimo audit di certificazione Qualità UNI EN ISO 9001:2015 per la Formazione Professionale e l’Orientamento al Lavoro, che ha visto Gruppo CS ricevere una menzione di merito per l’elevato livello di qualità dei servizi offerti e del know-how e del valore creato dal Gruppo.

Gruppo CS è stato uno dei primi Enti formativi a ottenere nel lontano 2003 non solo la Certificazione Qualità, ma anche l’Accreditamento per la Formazione Professionale presso la Regione Piemonte, a garanzia della bontà del servizio offerto nei confronti di clienti, committenti, fornitori e mercato e della volontà di migliorare continuamente il proprio operato.

Gruppo CS desidera ringraziare tutti i clienti che ci scelgono e continuano a sceglierci ogni giorno: con la Vostra fiducia è possibile pensare in grande ed ambire a traguardi sempre più ambiziosi e importanti.

In una parola… Grazie!

Lo Staff di Gruppo CS


Gruppo CS cambia volto e si trasforma in Società Benefit

Al fine di avvicinarsi ad una realtà più responsabile, eco-sostenibile e trasparente, con interesse nel pubblico-sociale e nello sviluppo del territorio, CS AZIENDALE, la società del GRUPPO CS è diventata ufficialmente SOCIETA’ BENEFIT.

Le società Benefit rappresentano un’evoluzione del tradizionale concetto di azienda intesa come «insieme di capitale e forza lavoro, finalizzato alla produzione di beni o servizi e alla realizzazione di un profitto», unendo a questa definizione uno scopo più evoluto, integrando nel proprio oggetto sociale non solo la creazione di profitto, ma anche e soprattutto la dimensione di voler rappresentare un impatto positivo tanto sulla società quanto sull'ambiente.

Gruppo CS inoltre cambia volto: con la trasformazione in Società Benefit rinnova il proprio logo, per associare la professionalità con la quale opera e affianca i propri clienti all'attenzione per l'ambiente ed il territorio circostante, prerogativa delle Società Benefit.

Di seguito la nuova Ragione Sociale:
CS AZIENDALE S.r.l. Società Benefit (siglabile S.B.).
I restanti dati come Partita Iva, Codice Fiscale, Sede legale o Codice SDI resteranno invariati.


Eleviamo il tuo valore, investiamo nel benessere del territorio

Per qualsiasi chiarimento contattaci al numero 011/897.00.64


Il Decreto Milleproroghe estende l’operatività del Fondo Nuove Competenze a tutto il 2023

Sarà esteso fino a fine 2023 il periodo di operatività del Fondo Nuove Competenze: la novità è prevista da un emendamento al testo del decreto Milleproroghe che al momento di trova al Senato per l’approvazione.

Lo si legge nel comunicato stampa pubblicato il 14 febbraio 2023 dal Ministero del Lavoro; com’è noto, il Fondo Nuove Competenze è lo strumento giunto ormai alla seconda edizione dopo la sperimentazione voluta nel biennio 2020-21 dall’allora Ministro Nunzia Catalfo.

Il Fondo Nuove Competenze permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario lavorativo alla formazione e prevedendo per l’azienda il rimborso parziale della retribuzione dei lavoratori coinvolti.

Sono due i passaggi principali da seguire per ottenere l’intervento del Fondo Nuove Competenze:

  • sottoscrizione degli accordi sindacali;
  • invio della domanda.

Prima di procedere con la richiesta, infatti, è necessario stipulare l’accordo collettivo alla base della rimodulazione dell’orario di lavoro in modo da consentire ai lavoratori di seguire i percorsi formativi progettati. Tale documento andrà poi allegato alla domanda, che sarà trasmessa direttamente dal rappresentante legale dell’impresa, oppure da un suo incaricato munito di delega, tramite la piattaforma MyANPAL, messa a disposizione dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, che gestisce il Fondo stesso.

Al momento la scadenza per la presentazione delle richieste è fissata al 28 febbraio 2023, ma in seguito all’approvazione del Decreto Milleproroghe, prevista allo stato delle cose per fine mese, potrebbero esserci interessanti variazioni.

Gruppo CS assiste le imprese interessate ad approfondire l’argomento per:
– Svolgere uno studio di prefattibilità dell’intervento;
– Effettuare l’analisi dei fabbisogni;
– Progettare il Piano formativo;
–  Avviare le pratiche per la condivisione del Piano con le Parti Sociali;
– Erogare la formazione;
- Validare e certificare le competenze acquisite in seno ai percorsi formativi
– Monitorare il percorso formativo;
– Rendicontare l’intero Progetto.

Non attendere altro: contatta Gruppo CS per una consulenza!


Referente Dott. Alessandro Alice

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ATTIVITA' DI VIGILANZA 2023 - L'impegno di INL e Ministero Lavoro: Ispezioni in 100 mila aziende

Oltre un miliardo i contributi e i premi recuperati a seguito delle ispezioni in circa 100mila aziende, con un incremento del 22% degli accessi per verificare il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Questi alcuni dei risultati evidenziati dal direttore INL, Paolo Pennesi, davanti alla Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza, riunita lunedì 13 febbraio 2023 nella Sala Piegari dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone e dei rappresentanti di Ministero dell’Interno, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Inpgi, Carabinieri, Guardia di Finanza, organizzazioni sindacali e datoriali. Un’occasione per illustrare le linee della programmazione della vigilanza per il 2023 che vede edilizia, agricoltura, logistica e trasporti come i settori principali verso cui indirizzare i controlli relativi a salute e sicurezza nell’ambito della vigilanza cosiddetta di iniziativa.

“Obiettivo prioritario della programmazione – ha affermato Pennesi – sarà il contrasto al lavoro sommerso, alle esternalizzazioni illecite, al caporalato, alle forme patologiche che caratterizzano il lavoro autonomo e parasubordinato, alle discriminazioni connesse al lavoro attraverso piattaforme digitali”. Che ha inoltre sottolineato: “INL è chiamato a orientare l’attività di vigilanza verso tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socio-economico, garantendo una piena tutela dei diritti del lavoro. A tal fine saranno valorizzate le sinergie con gli altri organi di controllo e con le parti sociali sindacali, mentre sul piano internazionale resterà fermo l’impegno a rafforzare la collaborazione con l’Autorità europea del lavoro, al fine di contrastare i fenomeni illeciti con aspetti transfrontalieri”.

Diretta la richiesta del Ministro Calderone a non abbassare la guardia. “Tre morti al giorno sul lavoro è un numero che il nostro Paese non può permettersi – ha affermato nel suo intervento -; occorre far crescere il numero degli ispettori tecnici operativi“. Ricordando che il contrasto all’illegalità passa dalla lotta al lavoro sommerso, agli appalti illeciti, all’interposizione illecita di manodopera, il Ministro si è soffermata sulla necessità di rendere ancora più sinergico l’interscambio con l’Ispettorato: “Importante che questa Commissione si riunisca più volte durante l’anno, perché rappresenta un momento di incontro e di interlocuzione per soluzioni concertate e un monitoraggio continuo”.

Molteplici i risultati conseguiti nel 2022 che sono stati illustrati dal Direttore INL, a partire dalla maggiore capacità di intervenire su realtà aziendali a maggior rischio di irregolarità (tasso di irregolarità pari al 72%, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente). Il personale ispettivo ha recuperato, a tutela dei lavoratori interessati, 1.153.324.990 euro di contributi e premi evasi, con un incremento pari al 3,75% e con un recupero previdenziale per ogni azienda ispezionata di 14.034 euro (€ 13.127 nel 2021: incremento di quasi il 7%)

In salita il numero di accessi per profili di salute e sicurezza sul lavoro (17.035 nel 2022 a fronte di 13.924 nel 2021), ma anche delle violazioni contestate (+44%, dalle 17.643 del 2021 alle 25.481 nel 2022). Notevole l’incremento registrato anche in tema di provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, pari a 8.210 a fronte dei 3.971 dell’anno precedente, di cui circa il 35% (2.814) determinati da gravi violazioni in materia di sicurezza.

Nel corso del 2022, il personale ispettivo ha maggiormente fatto ricorso anche ai poteri di conciliazione monocratica e di diffida accertativa (con incrementi del 6% e del 13% rispetto al 2021), in un’ottica di snellimento dei tempi e delle modalità procedurali di intervento a tutela dei crediti vantati dai lavoratori.

FONTE: Ispettorato Nazionale del Lavoro


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Dott. Federico Mattea

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Fondimpresa punta sulla qualificazione e riqualificazione di lavoratrici e lavoratori svantaggiati!

Fondimpresa, il Fondo Interprofessionale Paritetico per la Formazione Continua più grande in Italia, ha recentemente prorogato il termine ultimo per la presentazione dei progetti formativi a Contributo Aggiuntivo sull’Avviso 5/2022, attraverso il quale vengono stanziati 10 milioni di euro per finanziare la formazione di donne e over 50 appartenenti alle Piccole e Medie imprese italiane mediante l’attribuzione di un contributo a fondo perduto che viene assommato alle risorse presenti sul Conto Formazione Aziendale.

I percorsi formativi, sia aziendali sia interaziendali, dovranno puntare sullo sviluppo, sul consolidamento e sul potenziamento delle competenze specifiche dei futuri beneficiari, in qualsiasi ambito professionale, purché essi appartengano a una delle categorie espressamente richieste dall’Avviso: lavoratrici donne di tutte le età oppure lavoratori over 50.

La nuova scadenza per la presentazione dei progetti formativi è fissata al 30 giugno 2023; nello specifico, Gruppo CS mette a disposizione la propria esperienza per:

– Svolgere uno studio di prefattibilità dell’intervento;

– Effettuare l’analisi dei fabbisogni;

– Progettare il Piano formativo;

–  Avviare le pratiche per la condivisione del Piano con le Parti Sociali;

– Erogare la formazione;

– Monitorare il percorso formativo;

– Rendicontare l’intero Progetto.

Per ulteriori informazioni, contattaci!

 

Referente Dott. Alessandro Alice

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Gruppo CS partecipa al Forum sulla Formazione Continua

Un’intensa due giorni per GruppoCS al Forum sulla Formazione Continua promosso da Fondo For.Te. nell’incantevole cornice di Villa D’Este a Cernobbio, tenutasi gli scorsi 20 e 21 ottobre.

 

L’evento, che ha riunito nelle sale della maestosa villa rinascimentale le figure più rappresentative del settore della formazione professionale a livello nazionale, ha rappresentato un’occasione di confronto sullo stato dell’arte e sugli indirizzi che la Formazione Continua sta prendendo in un mondo del lavoro sempre in più rapida evoluzione e con istanze di rinnovamento sempre più evidenti.

Il nostro Ente, rappresentato dal CEO Nadia Panasyuk, ha risposto alla chiamata degli organizzatori portando all’attenzione dei convenuti il panorama della formazione professionale in Piemonte, tra aspetti di eccellenza e spunti di miglioramento.

Il Forum si è concluso con doverosi e apprezzati momenti conviviali, al contempo occasione di confronto e scambio di idee e referenze per creare nuove sinergie all’interno delle relazioni di settore.


Antincendio: Ecco le novità sul decreto D.M. 02 SETTEMBRE 2021, N. 237

Il D.M. 02 settembre 2021, n. 237, è il nuovo decreto sulla gestione in esercizio ed in emergenza della sicurezza antincendio, che sostituisce il precedente D.M. 10 marzo 1998 sulla gestione e formazione antincendio sui luoghi di lavoro, ed entrerà in vigore il 04/10/2022.

 

FORMAZIONE ANTINCENDIO

Tra le novità introdotte, la frequenza dei corsi di aggiornamento ha ora cadenza almeno quinquennale e non più triennale. Il primo aggiornamento degli addetti al servizio antincendio dovrà avvenire entro 5 anni dalla data di svolgimento dell’ultima attività di formazione o aggiornamento. Se, all’entrata in vigore del decreto, sono trascorsi più di 5 anni dall’ultima formazione / aggiornamento, l’obbligo di aggiornamento è ottemperato con la frequenza di un corso da concludersi entro il 04/10/2023.

Cambia inoltre la classificazione del rischio di incendio nei luoghi di lavoro, adottando un approccio a 3 livelli di prestazione in funzione dell’obiettivo da garantire:

  • da attività ad alto rischio ad attività di livello 3;
  • da attività a medio rischio ad attività di livello 2;
  • da attività a basso rischio ad attività di livello 1.

Pur non definendo il numero di addetti antincendio che devono essere designati, il decreto dice che il piano di emergenza deve il numero complessivo di personale designato alla gestione delle emergenze deve essere congruo, in relazione alle turnazioni e alle assenze ordinariamente prevedibili.

Tutti coloro che sono designati quali addetti antincendio devono essere formati e il loro livello di formazione non deve essere inferiore a quello minimo previsto per lo specifico luogo di lavoro nell’ambito del quale svolgono il ruolo di addetto antincendio. Restano comunque validi i corsi svolti secondo la precedente normativa (Allegato IX del D.M. 10/03/1998).

È stata inoltre introdotta la formazione pratica anche per i corsi di livello 1 (ex rischio basso), limitatamente alla conoscenza e all’uso degli estintori portatili.

L’intervento pratico prevederà una fase di introduzione alle attrezzature e una successiva fase pratica. Le prove con idranti, ove previste, dovranno comprendere l’erogazione dell’acqua.

L’aggiornamento degli addetti antincendio, effettuato con cadenza quinquennale, è così strutturato:

  • per le attività di livello 1 prevede solo un richiamo della parte pratica, per la durata di 2 ore.
  • per le attività di livello 2 e di livello 3 è costituito da una parte teorica, con richiami o approfondimenti di uno o più argomenti del corso di formazione, e da una parte di esercitazione pratica.

 

SICUREZZA ANTINCENDIO

Nei luoghi di lavoro ove sono occupati almeno dieci lavoratori, nei luoghi di lavoro aperti al pubblico caratterizzati dalla presenza contemporanea di più di cinquanta persone, indipendentemente dal numero dei lavoratori e nei luoghi di lavoro che rientrano nell’Allegato I al D.P.R. 151/2011 (ovvero, attività soggette a CPI), il datore di lavoro predispone un piano di emergenza in cui sono riportate le misure di gestione della sicurezza antincendio in emergenza, oltre che i nominativi dei lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e di gestione delle emergenze.

Per i luoghi di lavoro che non rientrano in nessuno dei casi sopraindicati, il datore di lavoro non è obbligato a redigere il piano di emergenza, ferma restando la necessità di adottare misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio, che devono essere riportate nel DVR.

Il datore di lavoro deve inoltre individuare le necessità particolari delle persone con esigenze speciali e ne tiene conto nella progettazione delle misure di sicurezza antincendio, nonché nella redazione delle procedure di evacuazione dal luogo di lavoro, prevedendo un’adeguata assistenza alle persone con esigenze speciali, indicando misure di supporto alle persone con ridotte capacità sensoriali o motorie.

Inoltre, nei luoghi di lavoro ove ricorre l’obbligo di redazione del piano di emergenza, i lavoratori devono partecipare ad esercitazioni antincendio con cadenza almeno annuale.

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Referente Dott. Federico Mattea

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