La Regione Piemonte ha reso disponibile un nuovo aggiornamento del modello applicativo proposto per la valutazione del rischio da agenti chimici( che ha sostituito l’ Inforisk) così come definiti al titolo IX, capo I del D.Lgs. 81/08( le indicazioni fornite non si applicano ai rischi derivanti dall’ esposizione a sostanze cancerogene e mutagene- Titolo IX, capo II del D.Lgs. 81/08).
Il documento (approvato con DD 563 del 20/09/2016) sostituisce la versione precedente(DD n.847 del 29/10/2013 e DD n.84 del 05/02/2014), riprende la metodologia per renderla più chiara e fruibile e definisce una nuova denominazione “Al.Pi.Ris.Ch” (al precedente Inforisk) per identificare il modello piemontese. Il documento potrà subire nel tempo ulteriori successive revisioni.
Le modifiche apportate al modello della Regione Piemonte permettono di risolvere alcuni problemi riscontrati nella fase applicativa del modello precedente, pur nella consapevolezza della presenza di alcuni aspetti più empirici che scientifici.
E’ stata confermata la logica di un metodo ad indice, poichè consente di rappresentare il richio in modo semplice e sintetico; infatti tali strumenti sono adatti alla standardizzazione dei progetti valutativi e alla loro comparazione oltre che alla automatizzazione dei calcoli.
La nuova metodologia prevede un percorso di valutazione sia per il rischio inalatorio che per quello cutaneo. Per quanto concerne il rischio inalatorio sono possibili una valutazione di tipo stimato ed una di tipo misurato. Questo, al fine di evitare un’ ingiustificata “proliferazione” di indagini ambientali e di permettere un corretto approccio valutativo anche per gli agenti chimici di cui non sono disponibili valori limite ambientali e biologici di riferimento.
Per la valutazione del rischio cutaneo l’approccio è solo di tipo stimato non essendo disponibili misure di esposizione sufficientemente standardizzate e validate.
Il diagramma di flusso proposto prevede la possibilità di applicare un “cut off”, effettuare una valutazione del “rischio stimato” e,quando possibile, valutare il “rischio misurato” attraverso i dati derivanti da indagini ambientali e biologiche. 


Link articolo  Regione Piemonte:
 http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms2/sicurezza/rischio-da-agenti-chimici

Qui sotto il modello Al.Pi.Ris.Ch per la valutazione del rischio da agenti chimici.