Nella sentenza n.3854 del 26 gennaio 2018 il datore di lavoro ed il preposto di una ditta abruzzese sono stati condannati in seguito ad un infortunio che ha causato lesioni a due dipendenti della ditta, precipitati da un’altezza di 4 metri, mentre effettuavano lavori di copertura provvisoria di una volta.

I due imputati, che hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione, sostenevano di aver fornito ai lavoratori precise direttive di sicurezza. Il datore di lavoro ha inoltre aggiunto che una volta impartite le indicazioni in merito all’attività, si è legittimamente allontanato per seguire altri cantieri. I due imputati accusano inoltre la Corte di Appello di l’Aquila di aver escluso senza adeguata motivazione l’imprevedibilità della condotta dei due lavoratori infortunati.

La Corte di Cassazione ha ribadito ancora una volta la decisione della Corte di Appello, sottolineando come il ricorso fosse debole e privo di basi solide, evidenziando una mancata vigilanza da parte degli imputati, entrambi in posizione di garanzia.

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